Dopo aver capito l’importanza delle varie tipologie di codice nel precedente post, è arrivato ora il momento di capire come trovare il codice giusto, ovvero quello che identifica univocamente ciò che stiamo cercando. In alcuni casi è semplicissimo talvolta il il codice lo si trova direttamente sul pezzo rotto o dallo scaffale da cui lo si è preso (es. Riordino sottoscorta). Nella maggioranza dei casi purtroppo si parte solo da una descrizione del pezzo e dall’identificazione della macchina.

Per identificare la macchina esistono tre principali metodi:

  • La targa
  • Il numero di telaio
  • Una descrizione della macchina

Di questi tre metodi solo i primi due, targa e telaio, permettono una identificazione univoca del mezzo. Partendo dalla targa è possibile risalire al numero di telaio e viceversa grazie ai software che sfruttano i dati della motorizzazione civile che, purtroppo, non sono gratuiti. E quindi raccomandato chiedere del veicolo una fotocopia del libretto che presente entrambi i dati. Se si hanno disposizioni software invece si consiglia l’utilizzo della targa che essendo molto più corta e meno soggetta a fraintendimenti o errori di trascrizione.

La descrizione della macchina (come ad esempio la mia cara vecchia “Grande Punto Natural Power 1.4 del 2009”), È una prassi di identificazione del veicolo fortemente sconsigliata e da utilizzare solo quando non è possibile reperire targa telaio (la pigrizia non è contemplata tra le cause).

Dopo questa precisazione arriviamo al nocciolo della questione. Molto spesso sento ricambisti parlare di “ricerca per targa” e “ricerca per telaio” come sinonimi di due tipologie di ricerca diverse: la prima riferita alla ricerca per tipologia di veicolo (es. carpark di tecdoc); la seconda riferita a la ricerca sui cataloghi dei produttori automobilistici (es. Software originali come ETKA/ETHOS di Volkswagen ed e-PER di FCA).

Nell’individuazione del codice giusto tra le due tecniche c’è un abisso. Solo la seconda, pescando sostanzialmente dalla distinta di produzione del veicolo specifico, è una garanzia della correttezza del codice. Oltre a qualche inevitabile errore del produttori, esistono comunque dei casi in cui anche questa tecnica non risulta infallibile, come l’installazione di parti modificate di cui ricambista non può essere a conoscenza. Il lavoro del ricambista è molto difficile e l’esperienza aiuta a navigare attraverso questi casi limite!

La prima, spesso definita ricerca per targa dai ricambisti, è molto meno affidabile in quanto restituisce dei codici (nessuno o anche più di uno!) potenzialmente non compatibili con il veicolo. Questa imprecisione ha impatti molto negativi sulla vita del ricambista in quanto genera resi e la necessità di mandare al meccanico più pezzi. Il motivo di tale precisione è complicato e si basa su come questi dati vengono generati: quando un produttore di ricambi (o anche un grande distributore) immette sul mercato un nuovo pezzo, per fare che quest’ultimo venga trovato,

deve dichiararne la compatibilità con altri codici e con diverse tipologie di auto. Non essendoci modo di validare la completezza e la correttezza del dato tutti questi codici vengono messi in un unico calderone. Un’altra fonte di errore di questa modalità di ricerca è lo stesso concetto di tipologia di veicolo: nonostante un codice veicolo sia molto dettagliato e include le distinzioni di marca modello anno motore e tipologia di carrozzeria, questa classificazione non può tener conto di eventuali cambi di fornitore sui diversi lotti di produzione di uno stesso codice veicolo.

Data la riconducibilità di targa a telaio, alcune ricambisti vengono tratti in inganno da poco affidabili ricerche “per telaio” che pur iniziando con l’immissione di un telaio, non vanno a pescare i dati dalle distinte di produzione del veicolo.